Lo stato del Diritto su Radio Radicale. Amato: L’autodichia c’è ma non si vede.
Riascolta la puntata su Radio Radicale
Puntata di “Lo Stato del Diritto – trasmissione curata e condotta da Irene Testa” di giovedì 22 giugno 2017 che in questa puntata ha ospitato l’avvocato Felice Besostri e il giurista Giampiero Buonomo.
19 GIU 2017 Stralcio del primo intervento di Giuliano Amato
DIBATTITO | – Roma – Organizzatori: Italia decide
Permettetemi nel mio ultimo minuto di toccare un tema del quale non ci si occupa
e del quale mi dovrò occupare io tra tre mesi e me ne sono già occupato come relatore in più di una questione sollevata davanti alla Corte in tema di autodichia.
L’autodichia c’è ma si fa in modo di non vederla: non è che non si vede, c’è ma non si vede. No: si vede, perché si pratica ed è crescente il disagio dovuto a questa pratica quale esso si manifesta attraverso le ripetute occasioni attraverso le quali l’istituto viene portato all’attenzione della Corte.
Ciò, dopo qualche anno di intervallo, è accaduto lo scorso anno con un’ordinanza, che poi era della Cassazione, non del giudice di pace di Peretola (non lo conosco, sarà una rispettabilissima persona e forse non c’è a Peretola il Giudice di Pace, questo non lo so).
In quell’occasione, siccome la questione era stata sollevata come questione di legittimità costituzionale delle norme regolamentari che prevedono il giudizio sulle questioni interne eccetera eccetera . . la Corte disse: insomma, la Costituzione non considera i regolamenti parlamentari atti con forza di legge; questa ragione è tuttora dirimente nell’escludere che la questione possa essere accolta. Infatti la questione venne dichiarata inammissibile.
La Corte non poté non notare che, insomma, l’autodichia è frutto di un’antica creatività italiana non condivisa più da altri ordinamenti e che, in sede di conflitto di attribuzioni, peraltro, poteva accadere che singoli atti che risultassero in violazione di diritti e di attribuzioni di altri poteri dello Stato – come sempre accade, come accadeva ormai da anni e per l’articolo 68 e le immunità parlamentari – potessero essere valutate in quella sede. Puntualmente stanno arrivando e la stessa Cassazione è tornata in sede di conflitto di attribuzioni.
Ora, è un tema delicato e difficile nel quale si intravede lo schema già utilizzato dalla Corte per l’immunità parlamentare, che viene riconosciuta laddove si coglie un nesso funzionale evidente con le funzioni primarie delle Camere coperte dall’autonomia e non invece laddove questo nesso non, non è altrettanto diretto.
Sarebbe una gran bella cosa che in Parlamento ci si ponesse una buona volta questa questione, che non riguarda solo il Parlamento, riguarda anche la Presidenza della Repubblica – e noi abbiamo questioni che vengono dal personale della Presidenza della Repubblica – e riguarda la stessa Corte, che paradossalmente è l’unico degli organi costituzionali per il quale c’è una norma di legge (l’articolo 14 della legge 87 del ’53 che prevede che essa giudica in via esclusiva sulle questioni relative al proprio personale). Naturalmente la Corte, quando arriverà a decidere su questo dovrà trattare sé stessa esattamente come tratta gli altri organi costituzionali, questo mi pare fuor di dubbio, però sarebbe bello che il Parlamento anche su questo arrivasse prima . . .
Perché, insomma, decidere su questioni che toccano la politica, l’autonomia della politica, è qualcosa che per la Corte appare sempre un po’ come una extrema ratio.
Ma, a questo mondo, succede anche che l’extrema ratio diventa la prima ed unica ratio perché le altre rimangono silenti e spero che su questo non si ripeta questa esperienza.
Grazie
….
(minuti 26:59-32.00 di https://www.radioradicale.it/scheda/512121/incontro-il-parlamento-dopo-il-referendum-costituzionale)
Riascolta a questo link la puntata:
RwgAsp http://www.FyLitCl7Pf7ojQdDUOLQOuaxTXbj5iNG.com
What’s Going down i’m new to this, I stumbled upon this I have discovered It absolutely useful and it has aided me out loads. I’m hoping to contribute & help other customers like its helped me. Good job.